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Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? Il sangue è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, un dovere civico, una manifestazione concreta di solidarietà che esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. Donare sangue salva la vita di altre persone. Il sangue è raro e ciò implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto.
A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago. Nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica, l'uomo rimane a tutt'oggi l'unica possibile sorgente di sangue. Nessun ospedale può assicurare alcuna terapia trasfusionale senza la preventiva disponibilità dei donatori. Per questo la disponibilità del "bene sangue" non dipende dal mercato e non ha un prezzo economico. Le Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni) contribuiscono con campagne di sensibilizzazione verso la popolazione fornendo strumenti normativi per garantire la massima sicurezza e ottimizzare il sistema trasfusionale in tutte le sue articolazioni.
Perchè potrei risultare non idoneo a diventare donatore o essere escluso dalla donazione? Una persona può essere valutata non idonea o sospesa dalla donazione per molteplici cause, tutte determinate al fine di salvaguardare la salute del donatore e del ricevente.
Esclusione permanente per: malattie autoimmuni, cardiovascolari, del sistema nervoso centrale; neoplasie o malattie maligne; diabete insulino - dipendente; alcune malattie infettive (epatite B, C, ad eziologia indeterminata, AIDS, ecc.), alcolismo cronico; assunzione di droghe; comportamenti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive; tendenza anomala all'emorragia.
Esclusione temporanea per: periodi variabili da settimane ad anni in caso di: tubercolosi, toxoplasmosi, esposizione accidentale al sangue o a strumenti contaminati; trasfusione di sangue o di emocomponenti o di plasmaderivati; endoscopia, trapianto di tessuti o cellule, intervento chirurgico di rilievo; agopuntura, piercing, tatuaggi, rapporti sessuali occasionali a rischio, viaggi, vaccinazioni. Inoltre per condizioni legate alla visita (per esempio valori di pressione arteriosa troppo alti o bassi) o agli esami effettuati (esempi, valori di emoglobina o ferro bassi,esami del fegato elevati, positività dei marcatori virali, ecc.), ed eventualmente altro a giudizio del medico.
Donare sangue è dannoso per la salute? Per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio. Disposizioni precise regolano la raccolta del sangue: la quantità di sangue prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima e stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%. Tra una donazione di sangue intero e l'altra devono trascorrere almeno 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell'uomo e a 2 nelle donne in età fertile. I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione, tutelano il suo stato di salute generale.
Per le donne (già soggette alla perdite del ciclo mensile) donare sangue non è dannoso? La donazione per le donne non ha controindicazioni. Tuttavia in virtù delle perdite legate al ciclo mensile le donne in età fertile possono effettuare solo un massimo di due donazioni di sangue intero l'anno. Il monitoraggio della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici. Le donne risultano essere particolarmente "adatte" alla donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente sui globuli rossi ed il ferro.
Bisogna essere a digiuno per donare sangue? Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o fare una colazione leggera: frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati. Le donne che hanno in corso una terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana.
La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita? Il segreto medico e la legge sulla "Privacy", che individua le "figure" responsabili al trattamento dei dati in questione assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi effettuate.
Perché i donatori Avis sono sottoposti a periodici controlli? Perché l'obiettivo primario e fondamentale è la SICUREZZA. AVIS promuove una donazione "sicura" che risponda alle esigenze dei bisogni mirati e quindi programmati dei Servizi Trasfusionali, in funzione dell'obiettivo della "sicurezza". AVIS annovera tra le proprie file solo donatori periodici, che ad intervalli regolari si recano presso le strutture trasfusionali per donare. I donatori periodici sono molto controllati dal punto di vista medico: vengono costantemente sottoposti a visite e ad attenti controlli sul loro sangue e poiché la loro scelta di donare è libera, non condizionata da altri fattori come quelli emozionali, risultano molto più affidabili dei donatori occasionali. I donatori Avis sono inoltre anonimi, volontari non retribuiti, responsabili. Il ricorso ai donatori periodici consente: maggiore programmazione della raccolta del sangue, possibile "conversione" dalla donazione tradizionale di sangue intero a quella differenziata mediante aferesi, gestione delle situazioni di urgenze - emergenze di effettuare educazione sanitaria e promozione della salute.
Cos'è la donazione di plasma mediante aferesi? Oltre alle tradizionali donazioni di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (aferesi) di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma. Nell'aferesi si ottiene dal sangue del donatore solo la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine,...), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. I separatori cellulari centrifugano e filtrano il sangue trattenendo il componente ematico necessario e restituendo al donatore il rimanente. Si parla di plasmaferesi se si prelava solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelavano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelavano plasma e piastrine, ecc. Una volta raccolto, il plasma viene conservato diversamente dal sangue intero e dai concentrati di globuli rossi, essendo congelato (se a temperatura inferiore a - 30° C) può essere utilizzato per un periodo massimo di 12 mesi. Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida. Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione (ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i reni e il sudore, interviene nei processi di difesa immunologica e nella coagulazione.
Cos'è l'autotrasfusione? L'autotrasfusione consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue. Normalmente si realizza con la tecnica del predeposito: si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Prima dell'intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l'eventuale utilizzo durante l'intervento operatorio o nel post-intervento. L'autotrasfusione elimina le reazioni di incompatibilità e il rischio di trasmissione di malattie infettive, riduce il rischio di immunizzazione da antigeni diversi oltre ovviamente e far risparmiare sangue.
Con quale denaro funziona l'Avis? L'AVIS è una associazione di volontari: nessun socio impegnato nell'associazione percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell'associazione. L'Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la promozione della donazione, per l'invio dei donatori alle strutture Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue, ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere. Altre fonti di finanziamento sono i contributi di Enti Locali e le donazioni private.
Quali vantaggi ho ad iscrivermi all'Avis? Un nostro slogan recita "donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi". A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l'orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente garantisce un controllo costante dello stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo.
Ogni anno si parla di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori? La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto: in questi mesi, ma sempre più anche nel corso dell'intero anno, si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta. E' necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze comprese. Per questo AVIS, da anni ha avviato un'attività di sensibilizzazione per cercare di garantire l'afflusso dei donatori a intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il ricorso alle donazioni occasionali e sostitutive.
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