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Merialdo non è nuovo ad imprese simili (lo scorso anno è salito a "Casa Italia" il Campo Base del K2, per celebrare il 50° anniversario della conquista, con gli alpinisti della spedizione ufficiale). Questa volta, senza alcun appoggio al seguito, ma contando solo sulle sue forze e risorse, cercherà di raggiungere la meta in una trentina di tappe. Dovrà affrontare, oltre alle distanze di per sé notevoli, il brutto tempo, il caldo, le salite, i pernottamenti in tenda e tutti gli imprevisti che una avventura simile sicuramente presenterà.
Il percorso, da Cassina de' Pecchi punta su Ventimiglia attraverso la riviera Ligure. Passato il confine francese, si snoderà lungo la magnifica Costa Azzurra (Monaco, Nizza, Cannes), poi la Provenza (Aix en Provence, Montpellier), le città della Linguadoca (Beziers, Narbonne, Carcassone), poi verso Lourdes ed i Pirenei fino a Roncisvalle. Da Roncisvalle, la località ufficiale di inizio del "Cammino di Santiago de Compostela", che ha visto passare migliaia di pellegrini, dal Medio Evo ad oggi, una decina di tappe attraverso tutta la Spagna settentrionale (passando per le regioni della Navarra, della Rioja, della Castiglia, della Galizia, e incontrando lungo il percorso le storiche città di Pamplona, Logrono, Burgos e Leon), condurranno Merialdo alla meta finale: il Santuario di San Giacomo di Compostella, all'estremo nord-ovest della Spagna. All'arrivo dei due gruppi, previsto per il 30 giugno, i nostri rappresentanti uniti, consegneranno al Santuario il gagliardetto del Gruppo Avis-Siemens, con il suo messaggio di solidarietà legato al simbolo della Donazione del Sangue.
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