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FRANCESCA PORCELLATO, TRICOLORE A SORPRESA (fonte Cip)
Ma Francesca ci tiene a "rassicurare" tutti: «Mi sono divertita un sacco - racconta Francesca Porcellano - . Ho fatto preoccupare molte persone, credo. Ma voglio precisare che per ora è solo un divertimento, e mi serve come allenamento per il mio obiettivo prioritario, che è Sochi 2014». Quello che prima faceva in estate, quando non c'è neve, con la carrozzina da corsa ora lo fa con l'handbike. «Sì, anche perché è un mezzo molto più agevole della carrozzina, è meno tecnico. Se in carrozzina serviva un mese intero prima di trovare la posizione, l'equilibrio ottimale e questo costava fatica e dolori a collo e articolazioni, in handbike è tutto più facile, meno invasivo». Tutto facile per Francesca, che riesce anche quando non vuole. «Mi fa piacere il risultato, ma dipende dal fatto che il motore c'è. Pensa che la mia preparazione, che è partita in handbike da un mese e mezzo, è mirata esclusivamente allo sci nordico, non ho focalizzato l'attenzione sulla bicicletta, quindi faccio un allenamento molto blando per quello che richiederebbe seriamente l'handbike, mentre lavoro molto per lo sci». Per Francesca, che ha scoperto questa nuova passione, andare in bici è anche una scusa per fare lunghe gite in compagnia: «Trovo sia uno sport molto aggregante, il ciclismo, è bello uscire anche con il mio compagno e fare lunghe pedalate all'aria aperta, lungo paesaggi bellissimi, con il sole. Poi le gare sono in mezzo alla gente, è bellissimo sentire questo calore». Due volte sul podio, ma quello che le interessa davvero è quello paralimpico di Sochi. «In Russia vorrei portare non solo la Km sprint che mi ha regalato la medaglia a Vancouver 2010, ma anche la 5Km». Ecco perché serve ancora qualche volata in handbike, con buona pace delle avversarie.
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