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E' morto Walter Bonatti, grande alpinista, giornalista e scrittore, che ha legato il suo nome alle più importanti vette alpine e soprattutto al K2. Nato a Bergamo il 22 giugno 1930, Walter Bonatti è stato uno dei più grandi alpinisti italiani, firmando alcune delle più audaci ascensioni tra gli anni '50 e '60. Subito dopo la guerra iniziò a scalare le Prealpi lombarde per poi cimentarsi sulle Dolomiti e sul Monte Bianco. La sua prima grande impresa fu nel 1951 con la prima scalata della parete est del Grand Capucin sul Monte Bianco. Nel 1954 fece parte della spedizione italiana che conquistò il K2. Questa scalata per anni fu al centro di polemiche per il ruolo ricoperto durante l'ascesa nella quale fu costretto a bivaccare a oltre 8.000 metri di quota e si salvò miracolosamente. Dopo un lungo caso giudiziario, sia i Tribunali sia lo stesso CAI riconobbero la sua versione come l'unica vera. Negli anni seguenti il suo grande obiettivo fu principalmente il Monte Bianco che affrontò in da vari versanti. Chiuse la carriera con la prima scalata invernale in solitaria del Cervino nel 1965. Successivamente si dedicò alle attività di esploratore e reporter.
Alla famiglia di Walter Bonatti il Presidente del CONI Giovanni Petrucci esprime il suo cordoglio, anche a nome dello sport italiano, ricordandone le rare doti umane e l'immensa capacità personale che ne hanno fatto un vero pioniere della montagna.
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