|
Il convegno è stato aperto dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dott. Renato Di Rocco. "Ringrazio tutti i presenti che hanno raccolto il nostro invito per questo convegno nel quale si affronta un argomento importante come quello della responsabilità sociale delle nostre società ciclistiche, un tema che va a toccare il cuore del ciclismo" spiega il Presidente Di Rocco. "Inoltre colgo l'occasione per ringraziare i nostri tecnici federali che sono contento di vedere qui presenti in sala oggi, per l'ottimo lavoro svolto in tutti i settori. Ne sono prova i risultati raccolti quest'anno in una disciplina come la pista, segnali importanti per il rilancio dell'attività in particolare in ambito giovanile".
Al saluto del Presidente della FCI Di Rocco è seguito quello del Presidente del CONI Giovanni Petrucci. "E' con grande soddisfazione che faccio i miei complimenti al Presidente Renato di Rocco e a tutta la Federazione Ciclistica Italiana che sta lavorando con grande impegno come dimostra anche l'organizzazione di questo convegno" dice il Presidente del CONI Dott. Giovanni Petrucci. "Colgo inoltre l'occasione per fare i complimenti al commissario tecnico della nazionale Paolo Bettini e a tutti gli altri tecnici per il lavoro che stanno facendo con passione e professionalità."
Molto significativo anche l'intervento del Segretario Generale del CONI Dott. Raffaele Pagnozzi. "Le tematiche trattate da questo convegno sottolineano l'importanza di anteporre la persona all'atleta" spiega il Segretario Generale del CONI. "Non bisogna mai dimenticare che nonostante l'importanza dei risultati prima bisogna pensare all'atleta come uomo e poi alle medaglie. Un principio fondamentale perseguito dal CONI e che vediamo anche alla base dell'operato della Federazione Ciclistica Italiana. La FCI pedala e sta sempre avanti a tutti in una tematica di grande attualità."
IL CONVEGNO
La sessione del mattino ha affrontato il tema del ciclismo dilettantistico attraverso la presentazione dei risultati dell'indagine e dell'intervento ottenuti dal progetto "La responsabilità sociale delle società ciclistiche in ambito dilettantistico". Un progetto importante promosso dalla FCI e dal Ministero della Gioventù Dipartimento Politiche Giovanili e Attività Sportiva. Il progetto si è basato sullo sviluppo di un'analisi conoscitiva con obiettivo la rilevazione di come le società sportive ciclistiche Under 23 siano strutturate e organizzate per svolgere una qualificata ed efficace azione in ambito sociale in rapporto a tutte le problematiche connesse alla specificità dello sport. All'indagine conoscitiva è seguito un evento agonistico di alto livello, nella fattispecie il GiroBio, che ha consentito di verificare nel concreto quanto assunto dall'indagine conoscitiva.
"Per quanto concerne l'attività svolta in occasione del GiroBio, i risultati hanno portato a importanti conoscenze sul fronte delle variazioni biologiche in atleti impegnati in una prova ciclistica a tappe su strada di categoria internazionale" spiega il Dott. Luigi Simonetto, Presidente della Commissione Tutela Salute della FCI e responsabile del progetto. "Per quanto attiene l'indagine conoscitiva, le società, con le loro risposte ai questionari in forma anonima, ci hanno permesso di avere un quadro dell'organizzazione al loro interno. Il movimento under 23 sta percorrendo una strada alla ricerca di un adeguamento agli aspetti più importanti per un modo moderno di fare ciclismo. Un ringraziamento sincero va alla ASD GiroBio, che con noi ha condiviso tutto il progetto, e alle società e atleti che hanno contribuito al progetto attraverso la compilazione dei questionari."
La sessione del pomeriggio ha avuto come oggetto la tutela della salute nell'attività ciclistica amatoriale. I lavori sono stati aperti dal Ministro della Salute Onorevole Ferruccio Fazio che ha sottolineato l'importanza della tutela della salute sia nello sport professionistico che in ambito amatoriale, rilevando come il Ministero abbia approvato proprio in quest'ottica due importanti decreti quali il regolamento della Commissione Vigilanza Doping e il regolamento relativo alle metodologie dei prelievi ai fini della salute degli atleti. Sono stati inoltre definiti gli ambiti di competenza. La CVD si occupa del problema doping nell'ambito delle attività amatoriali, mentre al CONI spetta l'ambito olimpico e gli atleti professionisti. La sessione è continuata con la presentazione dei risultati del progetto Five Stars League, supportato dalla FCI sempre vicina al mondo degli amatori, che unisce le 5 principali manifestazioni granfondistiche del calendario nazionale ovvero: Gran Fondo Gimondi, 9 Colli, Gran Fondo Sportful, Maratona dles Dolomites e La Pinarello. "E' un progetto importante, in cinque prove ci troviamo a gestire complessivamente oltre 35 mila ciclisti, si tratta di un numero davvero significativo" - spiega l'Avv. Gianluca Santilli, Presidente della Five Stars League. "Alla base c'è sia la tutela della salute dei corridori che la salvaguardia del territorio interessato dagli eventi. Abbiamo stilato un ranking con oltre 25 mila amatori italiani, uomini e donne, basandosi sui risultati delle gare dell'anno precedente. Non è possibile prevedere dei controlli per tutti, per questo sulla base di questa classifica è stata elaborata una lista di monitoraggio di 200 atleti ai quali abbiamo chiesto di sottoporsi a dei controlli quattro volte l'anno e nel pre-gara delle manifestazioni comprese nella Five Stars League. Per quanto riguarda invece il rispetto de territorio abbiamo introdotto alcune norme comportamentali che i partecipanti alle gare devono rispettare e realizzato eco-zone presso i punti di ristoro."
Il convegno è stato concluso dal Presidente FCI Renato Di Rocco, che ha sottolineato come i risultati ottenuti quest'anno stimolino a migliorare ulteriormente e responsabilizzino a continuare a guardare con fiducia in termini di miglioramento della salute e della sicurezza.
|
|