PROTOCOLLO TRA MINISTERO DELL'INTERNO E F.C.I.   -   CONVEGNO "FARECICLISMO 2011"

SICUREZZA: Ministero dell'Interno e FCI
insieme per la tutela dei ciclisti.


Roma, 09 novembre 2011

Firmato a Roma il Protocollo di collaborazione tra il Capo della Polizia Antonio Manganelli e il Presidente FCI Renato Di Rocco.

Vedi >>

Protocollo Ministero Interno Dip. P.S. e FCI (Scarica pdf 1,40 MB)

Andare in bicicletta, certo… ma in sicurezza e nel rispetto delle regole. E' questo l'importante fondamento che sta alla base del Protocollo di collaborazione che è stato siglato al Ministero dell'Interno tra la Polizia di Stato e la Federazione Ciclistica Italiana.
La sicurezza delle persone nella circolazione stradale rientra infatti tra le finalità primarie di ordine sociale perseguite sia dallo Stato Italiano che dall'Unione Europea.

Il Protocollo di collaborazione, in vigore dall'atto della stipula e con durata quinquennale, è stato firmato dal Capo della Polizia, Prefetto
Antonio Manganelli, e dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dott. Renato Di Rocco, che si sono incontrati oggi, mercoledì 9 novembre, al Palazzo del Viminale di Roma presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza (nella foto il Presidente della Fci e il Capo della Polizia con la Maglia Azzurra).

Un accordo importante tra chi come la Polizia Stradale vigila e controlla sul rispetto delle regole della circolazione e chi, invece, come la FCI ha il compito di provvedere allo sviluppo, all'organizzazione e alla tutela dell'attività ciclistica su tutto il territorio nazionale.
Attività ciclistica intesa non solo come pratica agonistica bensì in tutte le sue declinazioni come risorsa nei percorsi educativi e nella promozione di una "cultura della bicicletta" consapevole delle problematiche legate alla sicurezza.

"Da sempre esiste un rapporto di collaborazione reciproca tra la FCI e il Ministero dell'Interno, nella fattispecie con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza" spiega il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco. "Gli uomini della Polizia infatti sono i nostri 'angeli custodi' tutto l'anno sia durante le grandi corse ciclistiche che in tutte le altre manifestazioni organizzate sul territorio dalla Federazione. Purtroppo troppo spesso i ciclisti diventano 'utenti deboli della strada', ecco quindi che forme di collaborazione come per esempio questo Protocollo diventano molto utili per coordinare e definire adeguate e sinergiche linee guida di azione in campo normativo per la prevenzione e la sensibilizzazione su tutti i temi relativi alla sicurezza stradale."

"Nelle sette azioni positive chieste agli Stati membri per il decennio 2011-2020 nel campo della sicurezza stradale, la Commissione Europea ha fissato come obiettivo la tutela degli utenti deboli e la Polizia Stradale è in prima fila" - a parlare è il prefetto Manganelli - "Tutela che si esprime non solo con i controlli al rispetto delle regole sulla strada ma anche attraverso l'attività dei nostri poliziotti nelle fasi di prevenzione e formazione nelle scuole".

L'obiettivo del protocollo e anche quello di favorire l'uso della bicicletta quale mezzo a basso impatto ambientale che contribuisce ad una maggiore fluidità del traffico urbano e allo stesso tempo di promuovere i valori dello sport e della salute.
Una collaborazione finalizzata sia all'ambito di chi utilizza la bicicletta nella vita di tutti i giorni, ma anche al settore del ciclismo agonistico. Il Protocollo di collaborazione infatti vedrà le due parti impegnarsi nella definizione del
"Disciplinare per le Scorte Tecniche alle competizioni ciclistiche su strada".

"E' un altro passo molto significativo" continua il Presidente Di Rocco -. "Con quanto sancito dal Protocollo, la Federazione Ciclistica Italiana diventa il referente tecnico unico in relazione all'attività formativa degli addetti impiegati nelle scorte tecniche delle gare, al rilascio del titolo abilitativo nonché a tutti gli altri aspetti di interesse in relazione a questa tematica".

CONVEGNO: "Fareciclismo 2011", incontro a Roma sul ciclismo dilettantistico e amatoriale.

Roma, 10 novembre 2011 - Oggi, presso il Salone d'onore del CONI a Roma, si è svolto il Convegno organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana dal titolo "Fareciclismo 2011", dedicato a due argomenti importanti quali il ciclismo dilettantistico e il ciclismo amatoriale.

Il convegno è stato aperto dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dott. Renato Di Rocco. "Ringrazio tutti i presenti che hanno raccolto il nostro invito per questo convegno nel quale si affronta un argomento importante come quello della responsabilità sociale delle nostre società ciclistiche, un tema che va a toccare il cuore del ciclismo" spiega il Presidente Di Rocco. "Inoltre colgo l'occasione per ringraziare i nostri tecnici federali che sono contento di vedere qui presenti in sala oggi, per l'ottimo lavoro svolto in tutti i settori. Ne sono prova i risultati raccolti quest'anno in una disciplina come la pista, segnali importanti per il rilancio dell'attività in particolare in ambito giovanile".

Al saluto del Presidente della FCI Di Rocco è seguito quello del Presidente del CONI
Giovanni Petrucci.
"E' con grande soddisfazione che faccio i miei complimenti al Presidente Renato di Rocco e a tutta la Federazione Ciclistica Italiana che sta lavorando con grande impegno come dimostra anche l'organizzazione di questo convegno" dice il Presidente del CONI Dott. Giovanni Petrucci. "Colgo inoltre l'occasione per fare i complimenti al commissario tecnico della nazionale Paolo Bettini e a tutti gli altri tecnici per il lavoro che stanno facendo con passione e professionalità."

Molto significativo anche l'intervento del Segretario Generale del CONI Dott.
Raffaele Pagnozzi. "Le tematiche trattate da questo convegno sottolineano l'importanza di anteporre la persona all'atleta" spiega il Segretario Generale del CONI. "Non bisogna mai dimenticare che nonostante l'importanza dei risultati prima bisogna pensare all'atleta come uomo e poi alle medaglie. Un principio fondamentale perseguito dal CONI e che vediamo anche alla base dell'operato della Federazione Ciclistica Italiana. La FCI pedala e sta sempre avanti a tutti in una tematica di grande attualità."

IL CONVEGNO

La sessione del mattino ha affrontato il tema del ciclismo dilettantistico attraverso la presentazione dei risultati dell'indagine e dell'intervento ottenuti dal progetto "La responsabilità sociale delle società ciclistiche in ambito dilettantistico". Un progetto importante promosso dalla FCI e dal Ministero della Gioventù Dipartimento Politiche Giovanili e Attività Sportiva. Il progetto si è basato sullo sviluppo di un'analisi conoscitiva con obiettivo la rilevazione di come le società sportive ciclistiche Under 23 siano strutturate e organizzate per svolgere una qualificata ed efficace azione in ambito sociale in rapporto a tutte le problematiche connesse alla specificità dello sport. All'indagine conoscitiva è seguito un evento agonistico di alto livello, nella fattispecie il GiroBio, che ha consentito di verificare nel concreto quanto assunto dall'indagine conoscitiva.

"Per quanto concerne l'attività svolta in occasione del GiroBio, i risultati hanno portato a importanti conoscenze sul fronte delle variazioni biologiche in atleti impegnati in una prova ciclistica a tappe su strada di categoria internazionale" spiega il Dott. Luigi Simonetto, Presidente della Commissione Tutela Salute della FCI e responsabile del progetto. "Per quanto attiene l'indagine conoscitiva, le società, con le loro risposte ai questionari in forma anonima, ci hanno permesso di avere un quadro dell'organizzazione al loro interno. Il movimento under 23 sta percorrendo una strada alla ricerca di un adeguamento agli aspetti più importanti per un modo moderno di fare ciclismo. Un ringraziamento sincero va alla ASD GiroBio, che con noi ha condiviso tutto il progetto, e alle società e atleti che hanno contribuito al progetto attraverso la compilazione dei questionari."

La sessione del pomeriggio ha avuto come oggetto la
tutela della salute nell'attività ciclistica amatoriale. I lavori sono stati aperti dal Ministro della Salute Onorevole Ferruccio Fazio che ha sottolineato l'importanza della tutela della salute sia nello sport professionistico che in ambito amatoriale, rilevando come il Ministero abbia approvato proprio in quest'ottica due importanti decreti quali il regolamento della Commissione Vigilanza Doping e il regolamento relativo alle metodologie dei prelievi ai fini della salute degli atleti. Sono stati inoltre definiti gli ambiti di competenza. La CVD si occupa del problema doping nell'ambito delle attività amatoriali, mentre al CONI spetta l'ambito olimpico e gli atleti professionisti.

La sessione è continuata con la presentazione dei risultati del progetto
Five Stars League, supportato dalla FCI sempre vicina al mondo degli amatori, che unisce le 5 principali manifestazioni granfondistiche del calendario nazionale ovvero: Gran Fondo Gimondi, 9 Colli, Gran Fondo Sportful, Maratona dles Dolomites e La Pinarello.
"E' un progetto importante, in cinque prove ci troviamo a gestire complessivamente oltre 35 mila ciclisti, si tratta di un numero davvero significativo" - spiega l'Avv. Gianluca Santilli, Presidente della Five Stars League. "Alla base c'è sia la tutela della salute dei corridori che la salvaguardia del territorio interessato dagli eventi. Abbiamo stilato un ranking con oltre 25 mila amatori italiani, uomini e donne, basandosi sui risultati delle gare dell'anno precedente. Non è possibile prevedere dei controlli per tutti, per questo sulla base di questa classifica è stata elaborata una lista di monitoraggio di 200 atleti ai quali abbiamo chiesto di sottoporsi a dei controlli quattro volte l'anno e nel pre-gara delle manifestazioni comprese nella Five Stars League. Per quanto riguarda invece il rispetto de territorio abbiamo introdotto alcune norme comportamentali che i partecipanti alle gare devono rispettare e realizzato eco-zone presso i punti di ristoro."

Il convegno è stato concluso dal Presidente FCI Renato Di Rocco, che ha sottolineato come i risultati ottenuti quest'anno stimolino a migliorare ulteriormente e responsabilizzino a continuare a guardare con fiducia in termini di miglioramento della salute e della sicurezza.

(www.federciclismo.it)

Ritorna a:
[ EVENTI 2011 ]

Società Ciclistica AVIS Nokia Siemens Networks - associazione sportiva dilettantistica
Strada SS 11 Padana Superiore Km. 158 - 20060 Cassina de' Pecchi (Milano) - Partita IVA/C.F. 91560030156