|
L'anno che sta giungendo sarà sicuramente ricco di stimoli per AVIS e per il volontariato. Ricordo infatti che verranno celebrati i 150 anni dall'Unità d'Italia e l'Anno Europeo del Volontariato. Due momenti importanti per la nostra nazione, due ricorrenze significative anche per le nostre attività.
La donazione di sangue rappresenta un semplice, ma essenziale gesto di gratuità e generosità in grado di contribuire a garantire una adeguata risposta alle esigenze trasfusionali di un sempre maggior numero di persone. Ma il nostro gesto è anche anonimo, altruistico, dettato da forti motivazioni interiori che sfociano in una disponibilità per chiunque abbia una necessità di supporto trasfusionale, indipendentemente dall'età, dal genere, dal colore della pelle e quindi ha un forte valore simbolico di universalità che travalica i confini geografici.
Pertanto un'associazione di volontariato come AVIS, che ha scelto di essere una rete di tante associazioni che si riconoscono in obiettivi comuni ed il sistema sangue italiano, di cui siamo protagonisti, che è strutturato in modo da garantire livelli di assistenza trasfusionale uniformi a tutti i cittadini rappresentano sicuramente un esempio di unità del nostro Paese.
D'altro lato la gratuità e il dono, proprie di AVIS, costituiscono l'essenza del volontariato. Volontariato che, in base ad una delle possibili definizioni formulate nel tempo, costituisce una parte fondamentale di ogni civiltà e società ed è considerato come un insieme di iniziative senza profitto, senza retribuzione e senza prospettive di carriera, che i singoli intraprendono per il benessere dei propri vicini, della propria comunità o per la società in generale ed assume molteplici aspetti. Il volontariato rappresenta una risorsa non quantificabile, ma fondamentale per la soluzione di innumerevoli problematiche con cui ci confrontiamo quotidianamente. Rappresenta anche una fonte importante di gratificazione per il singolo che decide di dedicare il proprio tempo ad iniziative volontarie, modificando il proprio stile di vita in senso positivo, di attenzione all'altro, di condivisione, di solidarietà, di contrapposizione all'egoismo diffuso, di dare senza nulla chiedere in cambio. È con queste premesse che il Consiglio d'Europa ha deciso di intitolare il 2011: "Anno europeo delle Attività Volontarie che promuovono la Cittadinanza Attiva", per incoraggiare e sostenere gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare per la società civile condizioni favorevoli al volontariato nell'Unione europea e per aumentarne la visibilità.
Più nel concreto nel 2011 dovremo affrontare altre importanti sfide: l'applicazione dei Requisiti minimi tecnologici, strutturali ed organizzativi minimi per le attività trasfusionali; la situazione plasma e plasmaderivati, il ruolo del volontariato come parte attiva della società (tenuto conto di quanto accaduto nel 2010, leggi 5 per mille, tariffe postali), per citare quelli più significativi.
Infine desidero chiudere con una nota di fiducia, ricordando che in un contesto di crisi economica, ma anche valoriale, un'associazione di volontariato come AVIS può svolgere un ruolo importante in quanto realtà portatrice di valori, luogo di condivisione degli stessi, strumento per dar voce a chi crede in valori culturali e sociali positivi.
E questa sarà l'ulteriore nostra sfida per il 2011. Certo di poter sempre contare sulla vostra disponibilità, vi ringrazio per quello che fate e per quello che farete, rinnovando i più sinceri auguri di Buone Feste a tutti.
Vincenzo Saturni Presidente Nazionale
|
|