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Ci ritroviamo ai parcheggi, ritiriamo dall'efficientissimo segretario Giuseppe T. il pacco gara, attacchiamo i numeri alle bici ed alle magliette e ci schieriamo alla partenza. Si fa strada la proposta di cercare di pedalare tutti assieme almeno fino ad Onno, e, udite udite…, quest'anno ci siamo anche riusciti!!! L'avvicinamento al Ghisallo avviene senza problemi, sotto un cielo non proprio azzurro, ma senza una goccia di pioggia… contrariamente a qualche previsione. Ad Onno ci dividiamo: quelli fra di noi che hanno scelto il percorso corto deviano verso la salita di Valbrona, gli altri proseguono lungo il lago. Sulla strada a bordo lago pedaliamo con un poco di vento contrario: è il Tivano, la brezza che al mattino spira, da Nord verso Sud, sul lago di Como. Per i ciclisti è molto meglio fronteggiare il Tivano che non la Breva, l'altro vento costante del lago di Como, che spira da Sud verso Nord, molto più forte e capace anche di agitare tempeste sulle acque del lago. Dopo Onno, arriviamo ad Oliveto Lario e poi in un paio di chilometri a Limonta. Sappiamo che da qui, inesorabilmente, la strada comincia a salire. E' ora di risparmiare il fiato. Ci siamo innalzati abbastanza sul lago ed il panorama comincia ad aprirsi, ma non c'è tempo per ammirarlo. Un deciso strappetto e siamo a Visgnola. Poche centinaia di metri ancora e vediamo la grande rotonda con la segnalazione per Asso. Di li comincia il Ghisallo. La pedana in moquette blu dei sistemi di cronometraggio della gran fondo emette il suo "BIP" (bene-augurale?) al nostro passaggio. E di auguri abbiamo bisogno! I primi chilometri della salita sono veramente tosti! La mitica curva in località "Mulini del Perlo" con il suo 14% e più, produce qualche vittima costringendola al "piede a terra"... ma si continua. La salita del Ghisallo, da Bellagio, ha però un grande pregio: la parte pianeggiante che si incontra a Guello. Solo il ciclista affaticato e sudato dai chilometri precedenti ne gusta appieno il piacere… Poter pedalare senza fatica, addirittura lasciarsi trasportare dalla discesa, riprendere fiato, dissetarsi, allentare ogni muscolo teso, son cose che non hanno prezzo! Dopo Civenna ancora qualche asperità ma ormai non si può più mollare. Il cartello "Magreglio" infonde nuove energie (almeno psicologiche…) e tutti danno fondo alle proprie. Sull'ultimo rettilineo, di fianco alla famosa Chiesetta della Madonna del Ghisallo, un'altra pedana emette il suo "BIP" (di congratulazioni?) al nostro passaggio. E' arrivato anche un bel sole e il piazzale è affollato da ciclisti e turisti. Noi AVIS NSN ci raggruppiamo dopo la pedana, aspettando che tutti i nostri completino la parte cronometrata. Arrivano proprio tutti. Alla spicciolata… ma tutti con un'aria soddisfatta e contenta! Ci aspetta il ristoro a metà della discesa verso Asso, poi una ancora lunga pedalata fino ad Albese con Cassano al traguardo finale.
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